Outcast è un nome che non si sentiva da parecchi anni, un nome che ha lasciato nel cuore di tanti videogiocatori di vecchia data un marchio indelebile, affascinando tanti videogiocatori tanto che con tecnicamente un solo titolo alle spalle, Outcast è stato spesso considerato come all’avanguardia. Nato nel 1999 dallo studio belga Appeal per conto della celebre Infograms, sussidiaria francese di Atari che ha chiuso nel 2013, Outcast è stato un completo successo. Ricevendo il titolo di miglior gioco d’avventura dell’anno del 1999 secondo Gamespot. Impresa non da poco considerando che il 1999 è stato un anno spettacolare dal punto di vista videoludico, con tantissimi titoli iconici e soprattutto quei titoli categorizzabili come titoli d’ Avventura. Abbiamo infatti Legend of Zelda: Ocarina of Time, uscito a fine 1998 e vincitore di premi nel 1999, Tomb Raider III , Shenmue II, Legend of Mana e tanti altri.
Sono tanti gli elementi che hanno fatto innamorare molti di Outcast.Giocheremo nei panni del protagonista Cutter Slade, un ex- Navy Seal, sul pianeta alieno Adelpha. Nel mondo di gioco, il 2007, esperimenti per entrare in contatto con mondi alieni attraverso delle sonde. In uno di questi successi però la sonda viene danneggiata creando un’esplosione d’energia che ha scatenato un buco nero imminente sulla Terra. Cutter Slade incaricato di recuperare la sonda e guidare un trio di scienziati, si ritrova sperduto da solo su Adelpha. Qui viene accolto dalla popolazione locale, i Talan come il loro messia, l’Ulukai.
Il lato gameplay è sicuramente quello che colpisce particolarmente. Infatti Outcast pone il giocatore con un livello di libertà mai visto prima in quegli anni, tanto che molti lo considerano uno delle influenze maggiori del genere open world moderno. Superato il tutorial potremo esplorare a piacere l’intera mappa di gioco, suddivisa in varie regioni attraverso i portali daokas ed anche facendo uso dei punti di teletrasporto che potremo posizionare per muoverci nella stessa regione. Il compito principale del gioco è quello di interagire con I Talan per ritrovare i 3 scienziati, ma anche cercare di aiutare gli abitanti di Adelpha. Infatti con il sistema di reputazione aiutare gli abitanti ci permetterà di proseguire più facilmente grazie alle opzioni di dialogo aggiuntive basate appunto sulla nostra reputazione presso i Talan delle diverse regioni. E non solo infatti determinate missioni permetteranno anche di colpire le unità nemiche rendendole più facili da combattere grazie alle nostre azioni per liberare i Talan.
La storia dello sviluppo di Outcast
Proprio grazie al blog dedicato di Oucast abbiamo molte informazioni sul team di Appeal Studios ed ovviamente sullo sviluppo di Outcast. Il tutto comincia già dal 1994 sotto il team di Art & Magic, con un grosso problema quello relativo al rendering. Infatti già dai quegli anni si erano intravisti già i primi progetti videoludici in 3D ed il team era ancora rimasto all’utilizzo di sprite in 2D.Il primo prototipo di Outcast vedeva il gioco ambientato nel Sud-America, con il protagonista intrufolarsi nelle basi del cartello e liberare i turisti tenuti prigionieri dal boss del cartello. Le differenze di vedute del team artistico e quello hardware causarono non pochi dibattiti e per evitare conflitti interni il progetto fu affidato ad un team dedicato, abbiamo così la nascita di Appeal.Yves Grolet assieme a Philippe Zondack cominciarono a lavorare sul prototipo di Outcast, e Franck Sauer cominciò a realizzare la prima ondata dei modelli dei Talan realizzati con il motore di rendering Voxel. Il tutto in un piccolo ufficio del campus dell’Università di Liege.
Con il prototipo finalmente pronto, l’obiettivo era quello di presentare il titolo e trovare un Publisher. Il primo della lista era Ubisoft, con il team entusiasta che si diresse a Parigi per mostrare il prototipo di Outcast ma Ubisoft non era interessata. La seconda opzione apparteneva ad Infogrames, che proprio in quegli anni vide un grosso successo con Alone in the Dark. L’incontro fù un vero successo, con il CEO di Infogrames Bruno Bonnell che concluse con il team di Appeal un contratto che vide, oltre a mettere in futuro gli asset, anche una distribuzione internazionale del titolo. Il tutto con Bruno entusiasta del progetto che decise di finanziare ulteriormente il team dando loro 150.000€ di fondi ed uno studio dedicato al team. Arrivando ad un costo finale di circa 1.5 Milioni di €.
Nel mentre gli sviluppatori di Outcast videro un cambiamento drastico nell’hardware dell’epoca. Abbiamo infatti nel 1995 un passaggio dal formato 320×200 pixels ad 8 Bit ad uno SVGA che offriva risoluzioni più alte e 24 bit di rendering dei colori. Anche il lato musicale di Outcast ha tutta una sua storia. Infatti Franck Sauer già dal 1996 scriveva in articoli alla ricerca di un compositore per il progetto. Tra tutti i demo però quello che lo colpì particolarmente fù Lennie Moore, compositore che lavorò nella Moscow Symphony Orchestra, e perciò con esperienza di produzione dall’inizio alla fine. Infine il progetto debuttò all E3 del 1997 con una preview ma richiese altri 2 anni per uscire finalmente il 31 Agosto del 1999.
Outcast: A New Beginning, cosa aspettarsi dall’ Atteso Sequel
Grazie al successo di Outcast, Appeal annuncio nel lontano 2001 il sequel Outcast II: The Lost Paradise, che sfortunatamente non fu mai completato a causa del fallimento dell’azienda. Grazie però agli sforzi del team ritornato come Appeal Studios nel 2014 abbiamo l’arrivo di una versione rimasterizzata del primo gioco come Outcast 1.1 assieme alla riacquisizione dei diritti dell’IP. Abbiamo poi l’arrivo di Outcast: Second Contact nel 2017, un remake totale per le nuove piattaforme. Con il fatidico annuncio del tanto atteso Sequel, dopo ben oltre 20 anni dal primo ed ultimo annuncio.
Outcast: A New Beginning per molti rappresenta un sogno diventato realtà dopo bel oltre 20 anni vedere questo sequel delle avventure di Cutter Slade che ritorna nuovamente sul pianeta Adelpha cambiato profondamente dal suo primo arrivo. Questo sequel sembra voler ricatturare l’esperienza che il primo Outcast ha offerto con un’esplorazione del mondo in totale libertà, con scelte ed opzioni che influenzeranno le varie missioni e come Cutter sarà visto agli occhi dei Talan contro la nuova minaccia di invasori robotici. Con gran parte del team di Appeal ritornato per lavorare sul sequel ed anche il fantastico compositore Lennie Moore.
Con ben 64 Km di mappa da esplorare, ora più veloci che mai con la tuta alare l’esplorazione sembra essere al centro del gioco, come anche le interazioni con i Talan, cercando di ripristinare l’ordine e la pace su Adelpha. Con nuove feature e miglioramenti già intravisti con Second Contact, A New Beginning ha l’arduo compito di essere migliore in tutti gli aspetti per poter essere ritenuto il degno sequel di Outcast. Nel mentre puoi giocare la Demo aspettando l’uscita il 15 Marzo 2024!
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