Pokémon Presents: Tutto ciò che è stato annunciato durante il Pokémon Day 2024
9 mesi fa | Notizie Buon Pokémon Day 2024, allenatori! Per celebrare la giornata, The Pokémon Company ha tenuto il suo primo Pokémon Presents del 2024 e qui di seguito c'è tutto ciò che è stato annunciato durante l'evento.
La nona generazione della principale e famosa serie Pokèmon, Pokèmon Scarlatto è un grosso passo avanti per la serie, ma anche il passo più lungo della gamba della serie stessa.
Se il nome del franchise è ormai conosciuto a livello mondiale per non parlare del fatto che è anche uno dei franchise più prolifici di sempre, ci si aspetterebbe da parte di Game Freak non solo di recepire gli errori della ottima generazione 8 appunto minata fondamentalmente da errori e poca attenzione, quello di imparare da essi e cercare di offrire un prodotto all’altezza del nome.
Parlandoci a livello di contenuti, Pokémon Scarlatto (come del resto la controparte Violetto) è il primo vero e proprio open world della serie principale, se alcune “prove” sono state fatte con il (deludente) Leggende Pokémon: Arceus. Il giocatore come sempre sarà un giovane aspirante allenatore di Pokèmon che dopo aver ricevuto uno dei tre starter, dovrà sfidare le 8 palestre della regione di Paldea per ottenere le medaglie e sfidare la Lega Pokèmon. Nel suo cammino incontrerà nuovi amici, un team di malviventi ed ovviamente tanti nuovi mostriciattoli tascabili.
Infatti con la nuova generazione avremo a disposizione ben 114 nuovi Pokèmon, tra cui nuove variant regionali (concetto introdotto nella settima generazione di Alola), poer un totale di oltre 400 Pokèmon del Pokedex, e se il DLC/espansione “tesoro dell’Area Zero” ne aggiunge altri 230, siamo ancora ben lontani dagli oltre 1000 Pokèmon attualmente creati.
Il più grosso passo avanti della serie è appunto l’introduzione dell’open world, che permette ai più temerari di sfidare i capopalestra più forti e alti di livello, nonchè di dirigerci direttamente nelle aree con Pokèmon di livello più alto.
Questo sarebbe anche fantastico se con neanche la patch 1.3 il gioco è in uno stato piuttosto penoso, con non solo problemi di performance ingiustificati, dato che Breath of the Wild e il più recente Tears of the Kingdom della serie Zelda offrono un open world ben più dettagliato e ricco con pochi cali di framerate, ma anche problemi di gioco in cui è possibile glitcharsi all’interno delle aree del terreno. Il tutto con casi più frustranti in cui addirittura Shiny spawneranno all’interno di massi impossibili da raggiungere se non con fortuna, glitchandosi all’interno di essi.
Il che è un peccato data una storia piuttosto carina con alcuni momenti piuttosto toccanti.
La componente online è invece il fulcro (ormai noto) della serie, con tantissimi buff, stili di lotta e cambiamenti della famosa combinazioni tra tipi. Ormai i giochi di Pokèmon s’incentrano principalmente sul competitivo, il che non è un male grazie a strumenti e metodi che permettono ai giocatori di ottenere Pokèmon competitivi in modo più veloce e perciò di sperimentare con nuove combinazioni, dove in passate generazioni il processo di ottenere un singolo Pokèmon competitivo richiedeva non solo molteplici copie dello stesso gioco ma anche l’aiuto di spinoff su console casalinghe per ottenere il meglio, ed il tutto richiedeva spesso oltre 40-50 ore per un singolo Pokèmon. ora invece è possibile creare un competitivo anche Shiny nel corso di un paio di ore.
Non mancano comunque elementi social, potendo condividere con gli amici foto dei propri mostriciattoli, come anche poter giocare in cooperativa con i propri amici e cercare i fatidici Raid.
Insomma le critiche verso il gioco sono più che giustificate, anche se c’è un gioco funzionale e divertente per chi ha la pazienza di giocare in queste condizioni. Sperando che Game Freak riesca con i prossimi capitoli (probabilmente un remake della amata e criticata quinta generazione) di offrire un’esperienza all’altezza del nome del franchise.