
In questi ultimi anni, la questione dei Patent dei Giochi è diventata una questione dibattuta, con legali di Konami, Sega e Capcom che hanno condiviso la loro visione.
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Una questione da sempre dibattuta è quella dei Patent nel mondo videoludici. Brevetti che diverse compagnie, specialmente in Giappone, hanno adoperato nel corso degli anni. Patent che sarebbero registrati meramente per proteggere il proprio brand ma che spesso e volentieri sono usati per “tattiche“ altamente questionabili.
Ma un aspetto difficile da discutere data la situazione delle leggi e regolamentazioni che varia da paese a paese. Dove non sempre le leggi internazionali hanno la meglio su quelle “casalinghe”. E che proprio nel 2024 uno dei famosi Patent, e non una violazione di copyright, era stata la causa di danni a Palworld da parte di Nintendo.
Tokyo eSports Festa 2025: La conferenza sul Copyright
In occasione del Tokyo eSports Festa 2025 vi è stata una conferenza su “l’mportanza dei Diritti di Proprietà Intellettuale nell’Industria Videoludica”. Organizzata dalla Association of Copyright for Computer Software (ACCS) in Giappone. Dove rappresentati delle grandi compagnie giapponesi hanno discusso al riguardo.
Parliamo nello specifico di Capcom, Konami, Sega, Nintendo e Koei Tecmo. Con varie discussioni sia a favore di regolamentazioni meno restrittive, ma anche di opposte per maggiore protezione. Il tutto nell’ottica del ruolo di tali leggi e regolamentazioni in Giappone.
Esperti Legali dell’Industria Parlano sull’impatto dei Pantent e Proprietà Intellettuale
Uno dei temi certamente più discussi è stato quello dei Patent depositati da tali aziende. Kikuo Matsumoto a capo del Corporate Development HQ di SEGA ha discusso a fondo l’approccio di SEGA. Commentando su come questi siano necessari affinchè “imitazioni” non si spingano oltre il dovuto. Parlando in modo implicito di come questi Patent siano un’importante fonte di fondi per SEGA.
Fatto che Shunsuke Murase, a capo del team legale di Konami, invece commenta chiaramente. Laddove i costi di sviluppo raggiungono cifre di oltre 1 miliardi di Yen (Più di 6 Milioni di €) e l’uso di Patent aiuta a recuperare i costi. Con commenti sull’approccio dai legali di Capcom e Nintendo, rafforzando l’idea di “proteggere” l’azienda da imitatori.
La Questione Reale della Situazione e l’impatto per i Giocatori
Queste sono ovviamente le parole del team legale dei grandi dell’industria videoludica Giapponese. Ma la realtà dalle cose è assolutamente diversa. Proprio uno degli argomenti più discussi è stato anche il ruolo dell’emulazione, vista completamente come “illegale” da Nintendo. Nonostante questi sia stata trovata ad usare più volte nel corso degli anni.
Come anche di come Palworld sia stato colpito da un Patent, piuttosto generico sulla meccanica della Poké Ball, piuttosto che le varie accuse su altri aspetti del gioco. Gettando anche luce su come alcune aziende recuperino i costi iniziali di sviluppo. Il timore di infrangere un qualsivoglia patent, rischia di colpire economicamente studio più piccoli e progetti indie in Giappone. Un mercato che solo da pochi anni ha cominciato a svilupparsi nel paese.
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